sexta-feira, setembro 22, 2006
Pacheco Guarda Suiço
Não posso deixar de sentir alguma simpatia por Pacheco Pereira. O seu combate contra a "bolofilia" que faz os portugueses trocar toda e qualquer discussão racional sobre o futuro da pátria por uma boa altercação futebolística sobre tudo menos o jogo, muito sobre o apito e pouco sobre a bola. Como dedicado "operário da intelectualidade" que foi, e intelectual opinante que é hoje, Pacheco Pereira escreve, de alabarda na mão e chapelinho a tapar a cabeleira, um longo post em defesa de Bento, sucessor de Pedro, infalível pastor da cristandade católica. Bento XVI deve já ter sido informado.
- Santidade, Santidade, sabeis que Pacheco Pereira fala italiano e saiu a terreiro em vossa defesa?
- Was? Que? Vero?
- Explicou a todos os lusos ignorantes a verdadeira mensagem, o segredo escondido in vostro messagio...
- Te deum laudamus, Roma está salva....
(obrigado ao Abrupto pelo link para o interessante texto original)
"L'occidente, da molto tempo, è minacciato da questa avversione contro gli interrogativi fondamentali della sua ragione, e così potrebbe subire solo un grande danno. Il coraggio di aprirsi all'ampiezza della ragione, non il rifiuto della sua grandezza – è questo il programma con cui una teologia impegnata nella riflessione sulla fede biblica, entra nella disputa del tempo presente. "Non agire secondo ragione, non agire con il logos, è contrario alla natura di Dio", ha detto Manuele II, partendo dalla sua immagine cristiana di Dio, all'interlocutore persiano. È a questo grande logos, a questa vastità della ragione, che invitiamo nel dialogo delle culture i nostri interlocutori. Ritrovarla noi stessi sempre di nuovo, è il grande compito dell'università."
- Santidade, Santidade, sabeis que Pacheco Pereira fala italiano e saiu a terreiro em vossa defesa?
- Was? Que? Vero?
- Explicou a todos os lusos ignorantes a verdadeira mensagem, o segredo escondido in vostro messagio...
- Te deum laudamus, Roma está salva....
(obrigado ao Abrupto pelo link para o interessante texto original)
"L'occidente, da molto tempo, è minacciato da questa avversione contro gli interrogativi fondamentali della sua ragione, e così potrebbe subire solo un grande danno. Il coraggio di aprirsi all'ampiezza della ragione, non il rifiuto della sua grandezza – è questo il programma con cui una teologia impegnata nella riflessione sulla fede biblica, entra nella disputa del tempo presente. "Non agire secondo ragione, non agire con il logos, è contrario alla natura di Dio", ha detto Manuele II, partendo dalla sua immagine cristiana di Dio, all'interlocutore persiano. È a questo grande logos, a questa vastità della ragione, che invitiamo nel dialogo delle culture i nostri interlocutori. Ritrovarla noi stessi sempre di nuovo, è il grande compito dell'università."